La cataratta è un difetto visivo che consiste nell’opacizzazione del cristallino. Il cristallino altro non è che una lente naturale che abbiamo all’interno dell’occhio. Dopo i 65 anni, quasi la metà della popolazione è affetta da cataratta e la percentuale cresce nei pazienti oltre i 75 anni. Attualmente non esistono cure farmacologiche per la risoluzione della cataratta; l’unica terapia efficace, ma soprattutto definitiva è la chirurgia.
Chirurgia cataratta. Cosa prepararsi all’intervento
In un nostro precedente articolo abbiamo parlato delle tecniche più diffuse per l’intervento di chirurgia cataratta. Oggi cercheremo di capire nel dettaglio in cosa consiste e come prepararsi al meglio per l’intervento.
Prima dell’intervento di chirurgia cataratta, lo specialista eseguirà una serie di analisi e indagini per verificare la salute, ma soprattutto le caratteristiche degli occhi. Sarà necessario valutarne la funzionalità per poter decidere quale intervento sia meglio fare.
Il giorno dell’intervento il paziente dovrà essere digiuno da almeno 5 ore e dovrà portare con se tutti gli esami richiesti (ECG, esami de sangue e delle urine). In sala operatoria è bene arrivare con il viso perfettamente pulito senza segni di trucco o profumi particolari. È bene per il paziente non guidare, soprattutto dopo l’intervento, anche se la vista sembrerà essere perfetta. È indicato inoltre munirsi di occhiali che proteggono gli occhi dai raggi del sole.
L’intervento avviene sotto anestetico. Al paziente saranno somministrate delle gocce di collirio, che rendono la procedura indolore ed eseguibile con la massima sicurezza. Durante tutta la durata dell’intervento di chirurgia cataratta, sarà presente in sala un’anestesista che si occuperà di raccogliere i parametri vitali del paziente come polso, saturazione e pressione arteriosa. Sarà l’anestesista ad applicare il collirio negli occhi. Una volta in sala operatoria, il paziente si sdraierà su una poltrone simile a quella del dentista e gli specialisti si assicureranno che la testa sia posizionata in modo da non potersi muovere. L’operazione di chirurgia cataratta, ha una durata di circa quindici minuti. Il paziente durante l’intervento dovrà fissare un punto scuro e un flusso di luce bianca del microscopio. Il campo operatorio sarà irrigato con dell’acqua fredda e questa sarà l’unica percezione che il paziente sentirà durante l’intervento. Ad intervento concluso, l’occhio verrà coperto con un riparo di plastica e medicato con del collirio antibiotico. Il bendaggio verrà rimosso il giorno successivo all’intervento, quando il paziente dovrà tornare dallo specialista per il controllo post operatorio.
Nelle ore successive all’operazione il paziente potrà avvertire dei fastidi agli occhi come bruciore, prurito o la sensazione di un corpo estraneo all’interno dell’occhio. Tutti questi sintomi sono perfettamente normali e andranno a scomparire nelle ore successive all’intervento.
Le terapie da seguire dopo l’intervento di chirurgia cataratta
A termine dell’intervento di chirurgia cataratta il paziente dovrà seguire una terapia prescritta dal chirurgo per circa tre, quattro settimane successive all’intervento. Si inizia con un collirio antibiotico da applicare almeno quattro volte al giorno per due settimane. Successivamente di passa ad un collirio antinfiammatorio per altre due settimane. Dopo qualche settimana dall’intervento, lo specialista prescriverà degli occhiali che si dovranno adattare alla nuova vista.
L’oculista Michele Vitiello, specializzato in questo tipo di intervento, sarà ben lieto di aiutarti a risolvere in maniera definitiva il tuo problema di cataratta.
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