Le nuove tecnologie permettono la cura e la guarigione dalla cataratta con operazione laser ed ultrasuoni. Ma cerchiamo prima di capire cos’è la cataratta e quando è possibile procedere con un intervento.
La cataratta è la progressiva opacizzazione del cristallino. Il cristallino è la lente naturale dei nostri occhi, che tra i 65 e i 70 anni d’età tende ad invecchiare, ad ossidarsi, inspessirsi ed ad opacizzarsi. La luce e le immagini raggiungono la retina con difficoltà e appaiono distorte. Nella maggior parte dei casi la prima diagnosi viene fatta in modo casuale durante un esame della vista da un ottico o da un oftamologo. È importante che la cataratta venga diagnosticata in tempo per evitare la progressione della malattia. Se la cataratta diventa troppo opaca e dura l’intervento sarà più complicato e difficile.
Cataratta operazione laser. Quando intervenire
Molte persone credono di dover aspettare a lungo prima di poter procedere con un intervento. Per fortuna oggi non è più così. Anzi è bene evitare l’indurimento e l’inspessimento del cristallino così da poter ridurre al minimo l’utilizzo degli ultrasuoni rendendo meno invasivo l’intervento. Cosa succede se non ci si opera? Nel giro di qualche mese o dopo un anno il cristallino si opacizzerà completamente portando il paziente alla cecità.
Cataratta operazione laser per chi ha già un difetto visivo
L’operazione di cataratta può portare alla risoluzione anche quei problemi visivi come miopia o astigmatismo o ipermetropia. Si procede con l’introduzione di un cristallino artificiale in modo da risolvere in via definitiva tutti i vizi di rifrazione.
Come curare al cataratta
L’unica terapia efficace per la risoluzione della cataratta è l’intervento chirurgico. Al momento non c’è nessuna terapia farmacologica che porta alla risoluzione della patologia. Ogni anno circa 500.000 italiani decidono di intervenire con l’operazione. Durante l’intervento il cristallino viene completamente sostituito da una lente artificiale che riporta al massimo la capacità di messa a fuoco. L’intervento di cataratta si svolge con un’anestesia locale e in ambulatorio. Non per questo non è da considerarsi un intervento delicato; è però diventata ormai una procedura tecnologicamente molto avanzata e richiede uno specialista estremamente preparato. L’intervento ha una durata di circa 15 minuti, con una degenza di 1-2 ore. Il chirurgo procede con la dilatazione della pupilla e una successiva anestesia con delle gocce di collirio. L’operazione non è di per se dolorosa, anche se, finito l’effetto dell’anestesia, si possono avere delle sensazioni di fastidio dovute all’intensità della luce del microscopio. I tempi di recupero sono rapidi e progressivi dal giorno seguente l’intervento.
Cataratta operazione laser ad ultrasuoni
Le più recenti tecniche chirurgiche utilizzano strumenti mini invasivi che permettono al chirurgo di frammentare e asportare il nucleo opaco del cristallino senza danneggiare le strutture dell’occhio. Aiutandosi con il microscopio lo specialista inserisce una piccola sonda di 0,8 mm che con una vibrazione a frequenze ultrasoniche polverizza le fibre del cristallino permettendone l’aspirazione. Questa tecnica è definita Facoemulsificazione ad ultrasuoni. Questa procedura è di recente introduzione e garantisce un immediato recupero visivo e una riduzione delle complicanze. Con questo tipo di intervento è possibile asportare la cataratta attraverso un’apertura di 2,75 millimetri. È da questa apertura che viene poi introdotta una lente artificiale pieghevole.
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