In questo articolo vi parliamo di uno degli aspetti più importanti e in un certo senso più nobili del lavoro di un’oculista.
L’oculistica pediatrica è una branca dell’oculistica che studia le malattie dai 0 ai 16 anni di età. Lo scopo delle visite è quello di trovare le patologie più frequenti di questa fascia di età e, con la costanza e l’aiuto dei genitori, di correggere ed arginare sul nascere una serie di fastidi e di disturbi che potrebbero affacciarsi in età adulta.
L’associazione pediatrica americana consiglia una visita appena nati entro il primo mese di vita per individuare la presenza di due malformazioni che è bene individuare ed arginare sul nascere chiamate cataratta congenita e ostruzione del dotto naso-lacrimale.
La cataratta congenita, può essere monolaterale e va operata entro 6 settimane di vita e può essere invece bilaterale e dovrà essere operata entro i 4 mesi di vita.
L’ostruzione del dotto naso-lacrimale va trattato tempestivamente con terapia medica onde evitare che le cheratiti ( infezioni della corna ) possano inficiare la visione e lo sviluppo della visione. Quest’ultimo, se non si risolve con la terapia sopra indicata, deve essere operato entro il prima anni di vita in quanto si è visto che il procrastinare l’intervento riduce il successo chirurgico
Successivamente questo primo screening il bambino va rivisto entro l’anno di vita per valutare la presenza di difetti reflattivi elevati come: Ipermetropie, Miopie o Astigmatismi elevati e strabismi latenti che possono inficiare lo sviluppo della visione binoculare.
Strabismi:
Gli strabismi più comuni sono quelli convergenti ( occhi diretti verso il naso ) detti tecnicamente esotropie. Le esotropie vanno trattate tempestivamente con occhiali bendaggio e come ultimo step con la chirurgia entro i 5-6 anni di vita. (Si ricorrerà alla chirurgia solo e soltanto nelle forme in cui i due provvedimenti precedenti non raggiungessero il risultato ottimale funzionale ed estetico)
Il secondo strabismo più comune è quello divergente ( occhi verso l’esterno) chiamato tecnicamente exotropia. In questo caso l’utilizzo di lenti e bendaggio sono propedeutici ad una eventuale chirurgia da effettuare intorno ai 12 anni di vita ( sempre se non si raggiunge il risultato ottimale funzionale ed estetico )
Successivamente i futuri controlli andranno eseguiti a cadenza biennale fino al 13esimo anno di vita. Se l’oculista dovesse individuare dei problemi durante questi controlli le visite ovviamente saranno più ravvicinate e personalizzate.
Occhio Pigro:
La patologia più comune dell’età pediatrica è l’occhio pigro detto tecnicamente ambliopia. Quest’ultima va tempestivamente trattata dai 3 ai 6 anni di vita, per ottenere un risultato ottimale, in quanto l’occhio a 6 anni diventa “maggiorenne”. Qualche risultato parziale lo si potrà ottenere comunque fino ai 10 anni di vita.
Quando il bambino inizia le scuole medie entra nella fase adolescenziale, momento in cui si affaccia più frequentemente il difetto della miopia che può essere corretta con lenti ( occhiali ) e o con lenti a contatto fino alla maggiore età, periodo in cui si potrà prospettare un intervento di chirurgia refrattiva.
L’oculista Michele Vitiello, Oculista Pediatrico Roma, da diversi anni concentra i suoi sforzi su questa branca dell’oculistica. Prenota una visita per tuo figlio e aiutalo a risolvere fin da subito i problemi legati alla vista